Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

Il profumo di limoni era l’unica cosa familiare in quella Napoli che le sembrava ostile e sconosciuta. Sofia, ventidue anni, aveva lasciato la sua piccola cittadina in Puglia solo due giorni prima, piena di entusiasmo per il tirocinio in un prestigioso studio di architettura. Quella sera, però, l’entusiasmo era svanito, sostituito da un nodo di panico che le serrava lo stomaco. Aveva sbagliato a prendere l’autobus dopo una cena con i nuovi colleghi e ora si ritrovava persa nel cuore dei Quartieri Spagnoli, con il cellulare scarico e la pioggia che iniziava a scendere a dirotto. Le strade strette e labirintiche sembravano inghiottirla, e ogni volto le appariva sospettoso.

Aveva provato a chiedere indicazioni, ma il dialetto napoletano le scorreva addosso come acqua, senza che riuscisse a coglierne il significato. La paura cresceva ad ogni passo. Ricordava vagamente il numero di telefono che la responsabile del tirocinio le aveva dato per le emergenze, un numero di Radio Taxi 24, ma non sapeva se il suo cellulare si sarebbe mai riacceso in tempo. L’ansia le impediva di respirare normalmente, e la prospettiva di dover passare la notte da sola in quella zona le terrorizzava. Si sedette su un gradino di pietra, cercando di calmarsi, ma le lacrime le rigavano il viso.

La salvezza arrivò inaspettata. Un proprietario di una piccola bottega di frutta, vedendola in difficoltà, le offrì di ricaricare il cellulare. Mentre aspettava, con il cuore in gola, che lo schermo si illuminasse, l’uomo le indicò un piccolo cartello sbiadito con il numero di Radio Taxi 24. Con le dita tremanti, digitò il numero appena il telefono diede segni di vita. Una voce gentile e professionale rispose immediatamente. Dopo aver spiegato la sua situazione, con la voce rotta dal pianto, la centralinista le promise che un taxi le sarebbe arrivato in pochi minuti.

L’attesa sembrò interminabile, ma dopo una manciata di minuti, le luci di un taxi illuminarono la stradina. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con un “Tutto bene, signorina?”. Sofia, sollevata, annuì in lacrime e gli indicò l’indirizzo del suo appartamento. Durante il tragitto, il tassista la tranquillizzò, raccontandole aneddoti sulla città e facendola sorridere. La sua guida esperta la portò fuori dal dedalo dei Quartieri Spagnoli in un baleno.

Arrivata a casa, si sentì rinata. Pagò la corsa, ringraziando il tassista con calore e promettendo di non dimenticare mai quella notte. Radio Taxi 24, con la sua rapidità e professionalità, l’aveva salvata da una situazione potenzialmente pericolosa. Quella notte, Sofia aveva imparato che anche in una città grande e caotica come Napoli, c’era sempre qualcuno pronto ad aiutare e che, a volte, una semplice chiamata poteva fare la differenza tra la paura e la sicurezza. Guardando la pioggia scendere dalla finestra, si promise di affrontare il suo tirocinio con rinnovata fiducia, sapendo che in caso di bisogno, avrebbe potuto contare su un servizio sempre presente e affidabile.

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