Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

La pioggia cadeva a catinelle su Bologna, trasformando le vie del centro storico in fiumi luccicanti e pericolosi. Sofia, con le guance arrossate dal freddo e gli occhi lucidi di preoccupazione, stringeva la borsa al petto. Aveva lasciato l’appartamento di sua nonna solo pochi minuti prima, diretta alla stazione, dove l’attendeva Marco, il ragazzo che aveva conosciuto online e che stava per arrivare da Roma. Era la prima volta che si incontravano di persona e l’ansia, già alta, si era moltiplicata esponenzialmente con l’arrivo del diluvio.

Aveva sottovalutato la forza del temporale. La fermata dell’autobus era sommersa e l’autobus, inevitabilmente, non arrivava. Controllò l’orologio: Marco sarebbe atterrato tra meno di un’ora. La stazione era ancora lontana, e camminare sotto quella pioggia torrenziale significava arrivare inzuppata e, forse, rischiare di ammalarsi. Il panico iniziò a serpeggiare dentro di lei. Aveva bisogno di un modo veloce e sicuro per arrivare in stazione, ma il suo telefono sembrava non funzionare correttamente, impazzito per via dell’acqua.

Ricordò allora un volantino che aveva visto affisso in un bar la settimana prima. Radio Taxi 24 Bologna, una scritta in caratteri chiari su sfondo giallo. Tentò di comporre il numero con le mani tremanti, trovando fortunatamente il segnale. Una voce calma e professionale rispose quasi subito: “Radio Taxi 24, pronto?”. Sofia spiegò la sua situazione, la voce che le tremava leggermente. L’operatore, senza esitazione, le assicurò: “Mandiamo subito una macchina, signorina. Ci siamo quasi.”

L’attesa, seppur breve, le parve un’eternità. Finalmente, una luce gialla squarciò l’oscurità della strada. Un taxi, moderno e pulito, si fermò proprio di fronte a lei. Il tassista, un uomo con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera e la aiutò a salire, proteggendola con un ombrello. Durante il tragitto, Sofia si rilassò, guardando le luci della città riflesse sull’asfalto bagnato. Il tassista, con una guida prudente ma decisa, la portò direttamente di fronte all’ingresso della stazione.

Arrivò con ancora qualche minuto di anticipo, asciutta e inaspettatamente serena. Vide Marco uscire dal binario, un sorriso timido sulle labbra. Si scambiarono un’occhiata, poi un abbraccio. La pioggia continuava a cadere, ma ora, per Sofia, era solo uno sfondo colorato ad un nuovo, promettente inizio. La puntualità e l’affidabilità di Radio Taxi 24 avevano trasformato un potenziale disastro in un lieto fine.

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