Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

L’autunno a Milano era particolarmente freddo quell’anno, e Marta si stringeva nel cappotto mentre guardava ansiosa l’orologio sul suo telefono. Erano le 22:30 e doveva assolutamente arrivare all’ospedale Niguarda entro mezz’ora: sua madre, ricoverata per un’operazione improvvisa, aveva avuto una complicazione. Il problema era che non c’erano tram a quell’ora, la metro era chiusa e le poche auto che passavano sembravano non notarla. Le mani le tremavano mentre cercava disperatamente un taxi sulla strada deserta. Poi si ricordò del numero che aveva visto su un adesivo vicino a casa: *Radio Taxi 24*. Senza esitare, lo compose.

Dopo soli due squilli, una voce rassicurante rispose: “Pronto, Radio Taxi 24, come possiamo aiutarla?” Marta spiegò la situazione con voce rotta dall’ansia, e l’operatore le disse che un’auto sarebbe arrivata in meno di cinque minuti. Erano parole che le diedero un barlume di speranza. Intanto, il vento gelido le tagliava il viso, e ogni secondo sembrava un’eternità. Poi, puntuale come promesso, un taxi giallo e nero svoltò all’angolo. L’autista, un uomo gentile dai capelli grigi, la invitò a salire con un cenno.

Durante il tragitto, Marta scoprì che l’autista, Franco, aveva lavorato per anni come infermiere prima di cambiare vita. “Capisco quanto sia importante arrivare in tempo negli ospedali,” le disse, accelerando appena possibile senza infrangere le regole. Parlò con calma, cercando di distrarla mentre attraversavano la città quasi deserta. Marta guardava fuori dal finestrino, le luci dei lampioni che sfrecciavano come stelle. Si sentiva stranamente sollevata, come se Franco fosse un angelo mandato per aiutarla in quel momento di caos.

Arrivarono all’ospedale in venti minuti, un vero miracolo considerando il traffico notturno di Milano. Marta voleva pagare in fretta, ma Franco scuote la testa: “Non si preoccupi, vada da sua madre. Ci penseremo dopo.” Le sorrise e le augurò buona fortuna. Marta corse dentro, arrivando giusto in tempo per parlare con i medici prima che sua madre venisse portata in sala operatoria. Fu solo dopo, quando tutto si calmò, che realizzò quanto quel taxi avesse fatto la differenza.

La mattina dopo, sua madre era stabile e fuori pericolo. Marta tornò a casa esausta ma serena. Aprì l’app del Radio Taxi 24 e lasciò una recensione con cinque stelle, scrivendo: “Grazie a Franco e al servizio impeccabile. Senza di voi, non so cosa avrei fatto.” Quel piccolo gesto le sembrò il minimo per ringraziarli di averle restituito, in una notte disperata, un po’ di fiducia nel prossimo.

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