Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Il profumo di salsedine e basilico si mescolava all’aria tiepida di una notte estiva a Napoli. Lucia, con la ventiquattrore a tracolla e il cuore che le batteva all’impazzata, correva verso la stazione centrale, consapevole di essere terribilmente in ritardo. Aveva promesso a sua nonna, ricoverata in ospedale a Roma, che sarebbe arrivata per il suo ottantesimo compleanno, una promessa solenne che le pesava come un macigno. Il treno per Roma partiva tra quindici minuti, e il suo autobus di linea, a causa del traffico infernale del lungomare, era fermo da quasi un’ora, immobile come una scultura nel caos urbano. Le lacrime le pizzicavano gli occhi, miste alla frustrazione. Non poteva permettersi di mancare.

Controllò l’ora per l’ennesima volta, quasi temendo fosse un incubo. Provò a telefonare a sua zia, che l’avrebbe avvisata alla nonna, ma la linea era disturbata. Disperata, si ricordò di un volantino visto in un bar la settimana precedente: “Radio Taxi 24 – Sempre a tua disposizione, giorno e notte”. In un lampo, rovistò nella borsa, trovò il numero e compose, con le dita tremanti. La voce gentile dall’altra parte del telefono le rassicurò, chiedendo la sua posizione e la destinazione. Spiegò la sua urgenza, il cuore in gola, temendo di non essere presa sul serio data l’ora e il traffico.

Incredibilmente, l’operatore le rispose con fermezza: “Ci siamo, signorina. Manderemo un taxi immediatamente. Cercheremo di farle prendere il treno. Ci proviamo”. Lucia sentì un barlume di speranza accendersi dentro di sé. Dopo pochi minuti, tra le luci stroboscopiche dei locali notturni e il concerto cacofonico dei clacson, vide un taxi bianco sfrecciare verso di lei. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, le chiese subito dove fosse diretta, ascoltando il suo racconto concitato con attenzione. Si lanciò nel traffico di Napoli come un funambolo, sfruttando ogni anfratto, ogni corsia, con una maestria impressionante.

Il viaggio alla stazione fu un susseguirsi di semafori saltati (nei limiti del possibile, ovviamente!), di rotonde affrontate a velocità sostenuta, ma sempre in sicurezza. Il tassista conosceva Napoli come le sue tasche, suggerendo percorsi alternativi e anticipando il traffico. Lucia controllava spasmodicamente l’ora, pregando che il treno non partisse senza di lei. Arrivarono davanti alla stazione con soli cinque minuti di anticipo. Balzò fuori dal taxi, pagando la corsa con la fretta di chi ha una missione da compiere.

Corse sui binari, arrivando proprio mentre le porte del treno stavano per chiudersi. Un controllore, vedendo la sua disperazione, le fece un cenno di incoraggiamento, trattenendo la chiusura per un istante. Lucia si lasciò cadere sul sedile, esausta ma felice, con le lacrime agli occhi. Grazie a Radio Taxi 24, e alla prontezza del suo tassista, era riuscita a mantenere la sua promessa. Guardò fuori dal finestrino mentre il treno si allontanava, sentendo un immenso senso di gratitudine e pensando che, a volte, un piccolo aiuto può fare la differenza.

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