Il profumo di focaccia calda e la frenesia delle voci di Napoli si erano dissolti nel silenzio ovattato della notte. Sofia, architetto giovane e ambiziosa, si malediceva l’ennesima tazzina di caffè presa troppo tardi. Aveva finito di rifinire il progetto per la ristrutturazione del Palazzo Sanfelice solo un’ora prima, un lavoro che poteva davvero lanciarle la carriera. Ma l’autobus per Casalnuovo, dove viveva con la nonna, era andato perso da un pezzo e la fermata sembrava desertata. La nonna aveva avuto un brutto grippaggio e Sofia, dopo aver parlato al telefono con la farmacista, si sentiva in colpa per non essere ancora a casa.
Le lancette dell’orologio continuavano inesorabilmente la loro corsa. Erano quasi le due del mattino e il pensiero di lasciarla sola, con la febbre alta e senza nessuno vicino, la terrorizzava. Aveva provato a chiedere indicazioni a qualche passante, ma il quartiere, solitamente vibrante, era avvolto in un’atmosfera sospesa, quasi spettrale. Aveva pensato di aspettare il primo treno, ma il tragitto era complicato, con cambi e lunghe camminate, impensabile con la nonna in quelle condizioni. La paura iniziò a farsi strada, un nodo stretto alla gola.
Disperata, si ricordò di un volantino che aveva visto affisso in un bar qualche settimana prima: Radio Taxi 24 Napoli, attivo giorno e notte. Un servizio che aveva ignorato, pensando di non averne mai bisogno. Tirò fuori il cellulare e digitò il numero con le mani tremanti. Una voce calma e professionale rispose quasi subito. Spiegò la sua situazione, la sua preoccupazione e l’indirizzo di destinazione. L’operatore, senza farla sentire in colpa per l’ora tarda, le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti.
E infatti, in meno di dieci minuti, una vettura bianca si fermò davanti a lei. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la salutò con un cenno del capo. Durante il tragitto, discorsero del più e del meno, ma Sofia si sentiva finalmente sollevata. L’autista conosceva bene la zona e scelse il percorso più veloce, evitando le strade trafficate del centro. La professionalità e la cortesia dell’uomo aiutarono a placare la sua ansia.
Quando arrivarono a Casalnuovo, la nonna era già sveglia e visibilmente preoccupata. Vedere Sofia, pallida ma presente, le illuminò il volto. Dopo averle dato la medicina e rassicurandola che tutto sarebbe andato bene, Sofia ringraziò ancora una volta l’autista del Radio Taxi 24, consapevole che quella notte, grazie alla loro efficienza e disponibilità, aveva evitato il peggio. Aveva imparato che a volte, anche nella città più caotica e imprevedibile, si può sempre contare su un aiuto tempestivo e discreto.
Lascia un commento