**Una corsa contro il tempo**
Era una fredda serata di dicembre a Milano, e Martina stava correndo lungo i marciapiedi bagnati del centro, ansimando. Aveva appena ricevuto una chiamata dall’ospedale: sua nonna, ricoverata da giorni, aveva avuto un peggioramento improvviso e i medici le avevano detto di presentarsi al più presto. Il problema? I mezzi pubblici erano in sciopero e non c’era modo di trovare un taxi libero sotto la pioggia battente. Martina si sentì il cuore in gola mentre guardava l’orologio: erano quasi le undici di sera, e non poteva permettersi di perdere altro tempo.
Con le mani che tremavano, tirò fuori il telefono e compose il numero del Radio Taxi 24, il servizio di cui le aveva parlato un amico mesi prima. “Pronto, ho un’emergenza!”, disse quasi senza fiato quando finalmente risposero. La centralinista, calma e professionale, le chiese l’indirizzo e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in meno di cinque minuti. Martina rimase ad aspettare sotto la pensilina di un bar, fissando la strada con ansia, mentre la pioggia sembrava diventare sempre più forte.
Quando la macchina gialla e nera si fermò accanto a lei, Martina quasi scoppiò a piangere di sollievo. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera e le disse: “Salga, la porto all’ospedale in dieci minuti. So che è urgente.” Durante il tragitto, accelerò con prudenza tra le vie ancora trafficate, aggirando i cantieri e prendendo scorciatoie che solo un esperto conoscitore della città poteva sapere. Martina guardava fuori dal finestrino, stringendo la borsa tra le mani, mentre le luci della città sfrecciavano accanto a lei.
Quando il taxi si fermò davanti all’ingresso del Pronto Soccorso, Martina voleva ringraziare il conducente in qualche modo, ma lui le fece solo un cenno con la mano. “Corra, non si preoccupi del pagamento poi possiamo sistemare. La sua nonna ha bisogno di lei.” Con un nodo alla gola, Martina annuì e si precipitò dentro. Quando raggiunse la stanza, trovò sua nonna sveglia e i medici che le sorridevano: l’emergenza era rientrata. Si sedette accanto al letto, pensando a quanto quel taxi avesse fatto la differenza.
Il giorno dopo, Martina chiamò di nuovo il Radio Taxi 24 per pagare la corsa e ringraziare il tassista. “Senza di voi non sarei mai arrivata in tempo”, disse. La centralinista rispose con gentilezza: “È il nostro lavoro, signorina. Siamo qui proprio per queste situazioni.” Martina riagganciò con un sorriso, ripensando a quanto un servizio affidabile e tempestivo avesse cambiato quella notte. Da allora, non avrebbe mai più dubitato di chi avrebbe chiamato in caso di bisogno.
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