Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Era una fredda serata di dicembre a Milano, e Laura era in ritardo. Aveva passato l’intera giornata in ospedale per visitare sua madre, ricoverata per un intervento improvviso, e ora doveva correre all’aeroporto di Linate per prendere l’ultimo volo verso Roma. Lì l’aspettava Marco, suo figlio di dieci anni, che sarebbe partito il giorno dopo per un viaggio scolastico negli Stati Uniti. Laura aveva promesso di accompagnarlo all’aeroporto, ma il traffico e gli imprevisti l’avevano messa in ginocchio. Guardò l’orologio: mancavano solo cinquanta minuti alla chiusura del check-in, e l’autobus che doveva portarla alla metro era appena partito. Senza pensare due volte, prese il telefono e compose il numero del Radio Taxi 24.

La voce rassicurante dell’operatore le diede sollievo: “Pronto, Radio Taxi 24, come possiamo aiutarla?” Con pochi secondi di conversazione, Laura spiegò l’urgenza e l’indirizzo. “Un taxi arriverà tra tre minuti, signora. Non si preoccupi, arriverà in tempo.” Intanto, il vento gelido le mordeva il viso mentre aspettava sul marciapiede, controllando incessantemente l’orologio. Quando finalmente il taxi bianco e nero svoltò all’angolo, Laura tirò un sospiro di sollievo. Salì in fretta e furia, dicendo all’autista, un uomo sulla sessantina con un sorriso tranquillo: “Devo essere a Linate entro quaranta minuti, è possibile?” L’uomo annuì: “Faccia affidamento su di me.”

Il traffico serale era infernale, ma il tassista, esperto e conoscitore della città, scelse strade alternative, evitando i viali più congestionati. Laura, con le mani strette attorno alla borsa, guardava il tempo scorrere implacabile. “Mancano venti minuti,” sussurrò, quasi per sé. L’autista, come se avesse letto nel suo pensiero, accelerò leggermente senza perdere la calma. “Non siamo lontani, signora. Respiri.” Intanto, parlava al walkie-talkie con la centrale, segnalando la loro posizione per evitare altri ostacoli.

Quando finalmente videro i cartelli dell’aeroporto, il cuore di Laura sembrò riprendere a battere normalmente. “Eccoci,” disse l’autista parcheggiando davanti alla partenze. “Sette minuti di anticipo, non male!” Laura pagò in fretta, ringraziando più volte, poi corse dentro con la valigia. Riuscì a fare il check-in giusto in tempo e, mentre si voltava per un ultimo cenno di gratitudine verso il tassista che l’aveva seguita con lo sguardo, realizzò quanto quel servizio fosse stato fondamentale. Senza Radio Taxi 24, non avrebbe mai mantenuto la promessa fatta a Marco.

Quella notte, mentre abbracciava suo figlio prima della partenza, Laura ripensò alla serata. Non era solo il taxi ad averla salvata, ma la precisione, la gentilezza e l’efficienza di chi aveva risposto alla sua chiamata. Decise che da quel momento in poi, avrebbe sempre memorizzato quel numero. Perché in una città frenetica come Milano, sapere di poter contare su un aiuto tempestivo faceva tutta la differenza.

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