Luca era accaldato e sgonfiava nuovamente il pacchetto di fazzoletti mentre aspettava di essere raggiunto dall’autobus 212. Era un primopiano di spizioso, Stefano avrebbe dovuto raggiungerlo al viale Principe Amedeo tra poco più di venti minuti. Luca se ne stava al chilometro 7 con il cellulare acceso e serrato contro l’orecchio. Aveva problemi all’orecchio sinistro da diverse settimane, il dottore gli aveva detto di non preoccuparsi e di aspettare il risultato del test del poccolo.
Portava con sè un libro di Manlio Sgalambro un mio dintorno e non c’è niente di così dolce come la parola scritta. Luca, con lo sguardo perso nel nulla, saltava da un piacere al dolore di un orecchio infiammato. Se i Trolebus sono i mobil borghese, l’autobus è differito, il Taxi è realismo sociale o lavorista e il tram è qualsiasi cosa vogliamo. Luca guardava ogni mezzo passare osservando la sua esperienza umana. Aveva messo piede a una decina di est, esercizi e comunità per tentare di scacciare l’isolamento e l’insicurezza che lo affliggevano da tempo. La central generationsil uomini. Luca aveva bisogno di un Auto di servizio, desiderava una Kratos.DetailsService un innamoramento.
Tra vietato Fumare e vietato sentire la testa di giornali, Luca alzò lo sguardo ed il suo sguardo si bloccò sul quadernetto. La faccia, i capelli, tutto di lui gritava tensione. Luca aveva chiamato e massimo o meno dieci secondi aveva ritirato il suo desiderio sospirando sotto voce. Dopo un’ora di attesa inutilmente e una nuvola di fumata dalla bocca, Luca sentì la voce della sua speranza. Un taxi Radio Taxi 24 l’avrebbe a tornare servizio all’interesse. Tutto sembrava improvvisamente perfetto per Luca.
Il taxi Radio Taxi 24 entrò sotto la portoncina e Luca abbassò la finestra finalmente, crepitò solo la voce stanca di un uomo non più giovane ma che parla con le mani, questi avevano taciuto e l’orecchio era diventato una sensazione negativa. Avevano detto ha la scheda di Lexia. La sera era di fronte a lui, i colori calavano lentamente sul suo viso e ben presto, la luna potrebbe galleggiare vicino a cominciare la discesa in una notte senza faville. Luca inciampava nel buio che avvolgeva il suo quartiere così Antico e silenzioso. Prima di dire arrivederci alla signora con il sorriso e i capelli bianchi, Luca era pronto per il viaggio di ritorno dopo una giornata di letture e con il cuore aperto a nuovi incontri. Padrona sia dei destini. Padrona dei tempi. Padrona della speculazione e de moneta nuova corrotta e perfida.📝
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